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DONAZIONE DI COSTANTINO

(VIII secolo). Documento apocrifo attribuito a Costantino I (IV secolo d.C.). Rivolto a papa Silvestro I, si compone di due parti: una, agiografica, narra la leggenda di san Silvestro, secondo la quale l'imperatore fu guarito dalla lebbra dal papa; l'altra espone la gerarchia ecclesiastica e narra la donazione da parte di Costantino alla Santa sede della parte occidentale dell'impero, compresa la città di Roma. La redazione risale probabilmente alla seconda metà dell'VIII secolo. È però possibile pensare anche a una sua composizione in occasione dell'incoronazione di Carlo Magno (800). Dopo l'età carolingia la Donazione fu riesumata da Leone IX nel 1053, passando poi nel Decretum Gratiani e in altre raccolte di decretali, essendo considerato documento di tutto rispetto dagli stessi avversari del potere temporale dei pontefici. La falsità del documento, già ipotizzata da Ottone III per motivi formali (mancanza del sigillo), fu poi dimostrata in base a incontrovertibili argomenti storici e linguistici da N. Cusano e da L. Valla (De falso credita et ementita Costantini donatione) nel XV secolo.